Il paesaggio sonoro delle marcite – un convegno a Vigevano

Locandina "il paesaggio sonoro delle marcite"
Convegno “Il paesaggio sonoro delle marcite”

Il convegno  dal titolo “Il paesaggio sonoro delle marcite: canto d’acqua e volo di richiami” si è svolto questo 22 marzo a Vigevano a conclusione della rassegna “Paesaggi di Marcita: dalla terra al latte”

Il legame forte e le interazioni naturali che esistono tra la campagna e le sue manifestazioni acustiche sono state illustrate senza risparmiare dettagli, con presentazioni dal taglio accademico-scientifico.

L’evento, organizzato da CREA e da Diapason Consortium ha concluso la tappa vigevanese della  mostra itinerante “Paesaggi di Marcita”, a cura di Ente Parco del Ticino.

Le presentazioni hanno offerto una evidenza esplicita di quanto il paesaggio ed in particolare i segnali sonori siano importanti ed essenziali per la conservazione della Natura. E come le marcite, espressione della “ingegneria” contadina tipica di queste zone, rappresentino un esempio eloquente di varietà di specie animali e di suoni naturali.

L’ornitologo Fabio Casale, per il Progetto Life Ticino Biosource, ha illustrato nei dettagli il canto degli uccelli che più frequentemente frequentano (*) le marcite della zona, evidenziando anche gli aspetti funzionali dei segnali, armonicamente collegati alla specifica natura di ogni animale e al suo comportamento.

Gianni Pavan, docente di Bioacustica presso il Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Pavia, ha commentato le peculiarità delle diverse forme di produzione sonora: Geofonia (suoni prodotti dagli elementi naturali), Biofonia (suoni prodotti da forme di vita in un ambiente naturale), Antropofonia (suoni prodotti dall’uomo), nonché la deriva in Tecnofonia (suoni prodotti dalle macchine), causa quest’ultima di danni evidenti agli uomini stessi e alla Natura nel suo insieme.

Lionella Scazzosi e Paola Branduini, del Politecnico di Milano, hanno presentato le opportunità offerte dalla mappatura dei paesaggi rurali e quindi dei paesaggi sonori, con conseguenti implicazioni e benefici per la disciplina della ecologia acustica.

Un elemento di sicuro interesse, emerso dal convegno e dalla rassegna nel suo complesso, è l’osservazione che la marcita, in quanto frutto del particolare sistema di organizzazione del terreno e della irrigazione, non è puramente naturale ma rientra invece tra le opere dell’Uomo. E ciò dimostra che il genere umano, quando si comporta consapevolmente, è  anche in grado di guidare la Natura e non solo di distruggerla, come invece i fatti sembrano dimostrare.

Qui altri dettagli dell’evento, dalla pagina dell’organizzatore Diapason Consortium.


(*) ci piace coniugare la parola “frequenza” in ogni modo possibile 😉

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